Divorzio congiunto: la strada più breve per risparmiare tempi e costi

Alla luce di una recente normativa, la convenienza di un accordo consensuale sulle condizioni di divorzio. In assenza di figli il procedimento è ancora più rapido.

La soluzione preferibile
Il divorzio consensuale o congiunto, diversamente da quello giudiziale, è caratterizzato dal consenso dei coniugi su tutte le condizioni di divorzio (mantenimento, collocazione e frequentazione dei figli, assegnazione della casa coniugale, etc). Centrale la figura dell’avvocato matrimonialista che concentrandosi sul tuo caso può aiutarti a trovare un accordo e, quindi, percorrere la strada più veloce.

Questa dovrebbe essere il più delle volte la via da seguire per sistemare giuridicamente la fine del tuo matrimonio, preservando quanto più possibile la serenità tua e dei figli se presenti; oltre che evitare una esasperante ed infinita conflittualità, con conseguenze irreparabili soprattutto dal punto di vista emotivo ed economico.

Tu: “Quindi scegliendo questa soluzione risolvo tutto prima?”
Il divorzio consensuale certamente ti aiuta a procedere in tempi più stretti, ma va ricordato che il divorzio in sé (disciplinato dalla Legge n. 898 del 1970 e dall’art.149 del codice civile con cui viene sciolto il vincolo matrimoniale) è la meta finale che non può prescindere dalla separazione quale tappa obbligatoria per legge. E anche quest’ultima si divide in consensuale e giudiziale.

In generale purtroppo non basta solo la volontà di terminare una relazione, ma tutto ruota attorno alla necessità di scelte preventive per evitare gravissimi danni economici ed emotivi: ad esempio assegni di mantenimento insostenibili, figli usati come armi di ritorsione contro l’ex coniuge, ecc., con il risultato di moltissime vite rovinate.

Nell’ambito di tali scelte, quella fondamentale è di non affrontare da soli queste difficili situazioni ma di affidarsi ad un esperto avvocato matrimonialista con riconosciuta esperienza e competenza in un settore del diritto in continua e repentina evoluzione.

Tempi e modalità
Laddove sia già stata ottenuta la separazione personale, la legge 55 del 2015 ha disposto un percorso preferenziale per arrivare al divorzio. Infatti, qualora i coniugi siano d’accordo sulle predette condizioni di divorzio non è più necessario attendere 3 anni prima di veder dichiarare la “cessazione degli effetti civili del matrimonio” (in caso di matrimonio con rito concordatario), o “lo scioglimento del matrimonio” (in caso di matrimonio civile) ma si potrà agire entro 6 mesi.

È del tutto evidente che in tale rinnovato contesto normativo il raggiungimento di un accordo tra i coniugi è il percorso preferenziale per ottenere il divorzio in tempi brevissimi.

Ebbene, è solo con l’ausilio di un esperto avvocato matrimonialista che, specialmente in situazioni di conflittualità, si può sperare di raggiungere un accordo congiunto. E’ infatti molto difficile che in questi casi le parti riescano a mettersi d’accordo in assenza di un mediatore che spieghi puntualmente il lato positivo e quello negativo di determinate scelte. Inoltre, l’obiettivo primario non è solo quello di trovare un accordo, ma quello di trovarne uno giusto, equo, che non pregiudichi una delle parti o peggio ancora i figli.

Ecco perché ti aiutiamo a tentare la strada del divorzio consensuale che si svolge in 2 mosse per le quali il nostro impegno di elaborazione è sempre puntuale ed efficace:
1. la prima è il raggiungimento di un accordo in materia di affidamento e mantenimento dei figli se presenti, eventuale mantenimento del coniuge (quello più debole economicamente), assegnazione della casa coniugale e divisione dei beni comuni. Tale accordo verrà poi racchiuso in un atto sottoscritto da entrambi i coniugi (congiunto);
2. il secondo passaggio si conclude con l’emissione di un provvedimento del Tribunale (sentenza) o, con il nulla osta/autorizzazione del PM presso la Procura della Repubblica territorialmente competente in caso di negoziazione assistita da due avvocati.

Nel caso in cui i coniugi, invece, che non hanno figli minori, o maggiorenni non autosufficienti economicamente, portatori di handicap o incapaci e siano d’accordo su tutti i punti della separazione/divorzio, la riforma ha introdotto una novità di rilievo in direzione di procedure ancora più veloci e meno costose.

Essi possono fare a meno dell’avvocato redigendo personalmente l’accordo che poi verrà presentato all’Ufficiale di Stato Civile del Comune di residenza dei coniugi o di quello dove è stato celebrato il matrimonio. Le tempistiche sono di circa 30 giorni e la spesa è di sole 16 euro per i diritti di pubblicazione. Nell’accordo presentato non potranno essere inseriti patti che trasferiscono la proprietà di beni immobili.

Tu: “Addirittura posso fare a meno dell’avvocato?”
Sei ovviamente sempre libero di valutare tale opportunità. Peraltro questo procedimento è consigliabile solo a quelle coppie che non hanno nulla da spartire dal punto di vista economico-patrimoniale e non sussistano motivi di litigio ed astio. Tuttavia ti ricordo che in assenza di una supervisione “tecnica” potrebbe sempre avvenire di prendere decisioni tali da pregiudicare l’una o l’altra parte.

Altra possibilità per i coniugi che non hanno figli minori, maggiorenni non autosufficienti, portatori di handicap o incapaci e siano d’accordo su tutti i punti della separazione/divorzio è quella della negoziazione assistita da due avvocati. In questo caso la procedura è più veloce in quanto la valutazione del Giudice non deve tener conto dell’interesse primario costituito dalla tutela del minore. L’avvocato assiste nella redazione dell’accordo e nelle fasi di presentazione dell’atto presso la Procura della Repubblica e, successivamente, presso il Comune di celebrazione del matrimonio per la necessaria annotazione sui registri.

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