Privacy assoluta in casa propria? A quanto pare fino ad un certo punto e precedenza ai tendaggi. Secondo la recentissima sentenza 372/2019 della Corte di Cassazione fotografare o filmare la vicina mentre fa la doccia senza tende o filtri particolari non costituisce reato. Per la difesa dell’imputato in questione: “non si trattava di indebita realizzazione di filmati e fotografie dato che la persona offesa si mostrava nuda pur sapendo che la propria abitazione era priva di tende, con la conseguente insussistenza di lesioni alla riservatezza della persona fotografata”.
Tesi accolta dai supremi Giudici evidenziando che l’imputato non ha utilizzato accorgimenti particolari per fotografare e filmare; da escludere così “la configurabilità del reato di interferenza illecita nella vita privata non essendo stati ripresi comportamenti della vita privata sottratti alla normale osservazione dall’esterno, posto che la tutela del domicilio è limitata a ciò che si compie nei luoghi di privata dimora in condizioni tali da renderlo tendenzialmente non visibile a terzi”.
Immediata la polemica generale sulla vicenda tanto da spingere il Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, a richiamare la necessità di nuove norme penali perché “anche alla luce delle potenzialità delle nuove tecnologie, oggi una fotografia è esposta al costante e concreto pericolo di una divulgazione virale, sui social o comunque in rete, spesso anche per fini ritorsivi”.
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