Quando l’attività istruttoria fa la differenza
Rischia di diventare un caso nazionale la vicenda della corsia preferenziale “fantasma” su Via di Portonaccio a Roma, che da maggio 2017 ha coinvolto circa 340.000 automobilisti attraverso il sistema di videosorveglianza “Sirio”.
Una vera e propria valanga di multe su cui si stanno però abbattendo migliaia e migliaia di ricorsi secondo cui “non sarebbe stata fornita una preventiva ed adeguata segnalazione ai cittadini”.
Ad ora i primi ricorsi al Prefetto sono stati accolti ed uno di questi è proprio del nostro Studio Legale con sentenza del Giudice di Pace di Roma n.36220/17 che ha riconosciuto “l’insufficienza della segnaletica presente” così come l’inadeguatezza del sistema Sirio per simili violazioni, mentre in origine doveva essere utilizzato esclusivamente per la rilevazione degli accessi dei veicoli ai centri storici e alle zone a traffico limitato.
Ciò grazie soprattutto ad una rilevante attività istruttoria che ha portato all’acquisizione di documenti ritenuti determinanti dal Giudice laddove producono agli atti, ad esempio, una comunicazione della stessa Polizia di Roma Capitale in cui si riferisce che “nonostante gli adeguamenti eseguiti, la segnaletica presente risulta ancora insufficiente…”, o comunicazione di Atac Spa sull’attuazione di interventi di manutenzione della segnaletica “orizzontale” nel solo mese di luglio, dimostrando al contempo l’eccessiva lontananza dalla corsia preferenziale della segnaletica “verticale” coperta, peraltro, dall’intenso traffico di pullman.
Questa sentenza rappresenta, dunque, un importante precedente da utilizzare da parte di tutti coloro che si trovino coinvolti in identici giudizi.